Marco Faganel nasce a Trieste nel 1975.
Frequenta l’istituto statale d’arte “Max Fabiani” di Gorizia nella sezione architettura e arredamento. Intanto frequenta il laboratorio di restauro del nonno e l’atelier di pittura del padre Roberto. Dal 2006 gestisce un’impresa di famiglia, una galleria d’arte e un laboratorio di cornici. Dal 2004 espone i suoi quadriin numerose mostre in Italia, Slovenia e Austria.
Dal 2007 si interessa di fotografia analogica, in particolare della tecnica primitiva stenopeica caratterizzata dall’“imprevendibilità“ dell’immagine. L’artista, pur lavorando con un’attrezzatura „minimalista“ (macchine fotografiche autocostruite) che comporta l’impossibilità di una corretta inquadratura, la perdita di nitidezza e tempi di esposizione spesso estremamente lunghi, crea per contro un’immagine sempre leggibile da zero a infinito, ma deformante della realtà.
Nei suoi lavori spesso sono presenti elementi del quotidiano che, però, attraverso la scatola appaiono valorizzati se non nobilitati. In alcuni, al limite, l’osservatore/fotografo entra nella scena quasi smaterializzandosi e riducendosi ad un profilo, una sagoma nera. In tutti i lavori prevale un’attenzione per una relazione di integrazione tra uomo e natura, quest’ultima intesa come ambiente delle azioni umane.
Principali mostre :
2008 Pecha Kucha Night, Volume IV, Zo centro culture contemporanee, Catania
2009 VirtualGart, Casa Morassi, Borgo Castello, Gorizia.
2009 InMebloYogi, Triestèfotografia, Caffè Trieste, Ronchi dei Legionari (Go)
2009 Lungo i bordi 2009/2010, mostra itinerante di pittura, fotografia e poesia, Friuli Venezia Giulia/ Istria/ Veneto/ Carinzia.
2010 Skatti d’autore, Castello-San Vito al Tagliamento (Pn)
2011 “V žarku zajete podobe“, Gorenjski Muzei, Kranj (Slo)
2011 “Visioni in giallo”, Museo Cambellotti, Piazza San Marco, Latina
2012 “Fotografia stenopeica tra didattica e creatività”, Tolmezzo città stenopeica, Giornata Mondiale del foro stenopeico, Città di Tolmezzo
2012 SkupinArt 2012, Galerija 75, S. Floriano del Collio (Go)
2012 Camera Obscura Slovenica, Stenopeica 2102, Palazzo del Duca, Senigallia
testi critici:
“L’autore percorre i luoghi della natura e dell’Uomo in punta di piedi, attento a coglierne gli intimi sospiri, con l’occhio dello sciamano abituato a leggere oltre il velo dell’apparenza.
Anche l’apparecchio di ripresa si adegua al suo sentire: un foro stenopeico, che assorbe lento i fili di luce, intessendoli secondo trame che si imprimono nella profondità del bianco e nero.
Nelle immagini di Faganel gli spazi acquistano una particolare dimensione evocativa: un albero sembra infiammarsi di luce, una finestra vibra dell’energia di mille fiori, mentre i campi accolgono e ristorano il quieto meditare del viandante” (L.Coloni, 2009).
„Accostarsi alle opere di Marco Faganel non è mai semplice esercizio dello sguardo o fruizione estetica, ma comporta sempre l’accettazione di un viaggio iniziatico. Complice il fascino delle riprese stenopeiche, talmente lontane tecnicamente e concettualmente dalle frenesie degli apparecchi digitali, l’osservatore viene risucchiato in una dimensione in cui i respiri si condensano e si legano al ricco humus della terra.
Dalla profondità dei neri fluttuano umidi bagliori di ricordi ancestrali; la luce velata si amalgama ai fluidi di una Natura silente in superficie, ma che lascia intuire viscere vitali e pulsanti. Il legame con i cicli più profondi della natura porta inevitabilmente a più ampi interrogativi, sullo scorrere della vita, sul suo declino, sul concetto di morte e su quello di rinascita. Faganel riesce senza sforzo apparente a toccare grandi temi, racchiudendoli nello scrigno bidimensionale della fotografia; i cicli delle sue opere diventano elegie sottili che testimoniano una solida formazione artistica unita a una profonda interiorità“ (L.Coloni, 2012)
E poi il buio / In potem tema